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La newsletter nel settore food e wine, vintage o evergreen?

Con l’avvento dei social network che – se usati strategicamente e con costanza – rappresentano un canale diretto con il quale l’azienda può dialogare con i propri “fan” o “follower”, molti pensano che le newsletter aziendali abbiano ormai un retrogusto vintage, o siano addirittura obsolete e superate.
In realtà non è assolutamente così: le newsletter conservano un loro valore, rappresentano uno strumento da integrare nella più ampia strategia di comunicazione di un’azienda. Si sà, l’unione fa la forza, e, infatti, la newsletter è uno dei touchpoint (punti di contatto) attraverso cui azienda e il cliente possono entrare in contatto, e, come tale, non va tralasciato ma curato e utilizzato nel modo più efficace possibile. Per questo oggi è necessario adottare un approccio omnicanale, ossia una comunicazione integrata e interattiva sempre più customer-oriented.

Oggi nel settore wine & food la newsletter è ancora uno strumento importante per veicolare le novità, quali premi o uscita di nuove etichette o annate, ovvero per offerte promozionali.

Perché creare una newsletter?
Questi sono alcuni benefici per le aziende:

  • comunicare in modo diretto con gli iscritti (consumatori, clienti, winelover, giornalisti);
  • fidelizzare i destinatari, che siano clienti o consumatori;
  • informare su novità e promozioni;
  • favorire l’aumento delle vendite;
  • stimolare il ricordo di noi e dei nostri prodotti;
  • raggiungere anche un target non sempre iper-connesso sui social.

Ecco alcuni suggerimenti utili per progettare una newsletter efficace

Il punto di partenza, nell’elaborazione di una newsletter efficace, consiste in una valutazione strategica degli obiettivi da raggiungere; la newsletter è infatti soltanto uno strumento in più a disposizione per comunicare con il consumatore o cliente e, come detto, va integrata nella strategia di comunicazione aziendale, in perfetta sinergia con gli altri canali.

Tra le altre indicazioni per una newsletter che centri il bersaglio, c’è senza dubbio il saper stabilire il giusto tone of voice (o tono della comunicazione) che esprima il proprio brand in modo coerente e che possa delineare la personalità di un prodotto o servizio. Altrettanto importante sono l’individuazione del messaggio da veicolare e dei destinatari, attraverso una corretta segmentazione dei database di contatti a disposizione.

Tra gli altri elementi che possono davvero fare la differenza spiccano l’oggetto della mail, ossia il primo contatto con l’utente, e il suo contenuto.

L’oggetto è ciò che convince l’utente ad aprire la newsletter e a trasformarla in conversioni. Può, da solo, determinare il successo o meno di una campagna. Infatti, è proprio in base a questo che, l’utente, decide se aprire o meno una mail ovvero se segnalarla come spam. Ma come scegliere l’oggetto vincente? Tra le tips più utili la personalizzazione dell’oggetto, attraverso l’inserimento del nome del destinatario, nonchè prevedere la risoluzione di un possibile problema che affligge il lettore.

Nell’elaborazione di una newsletter è molto importante considerare il messaggio e dunque il contenuto che, potrà riusltare efficace, tanto più sintetico e accattivante sia reso. La newsletter, infatti, deve catturare l’attenzione del lettore per portarlo ad un’altra destinazione, per esempio il sito web aziendale o e-commerce. Inoltre, sono altrettanto importanti i contenuti multimediali. Fotografie, grafiche e video devono essere di buona qualità e con titoli, sommario e link. Chi opta invece per la semplicità, deve curare con attenzione il contenuto testuale ed estetico di eventuali allegati grafici.

Quando si progetta la newsletter la struttura deve essere chiara e ben organizzata. Se gli argomenti sono più di uno può essere utile per agevolare la lettura, creare un layout a paragrafi, evidenziandoli con titoli (brevi e chiari), inserendo dei contenuti multimediali, quali foto o video, in grado di catturare rapidamente l’attenzione.

La creazione di contenuti chiari ed esclusivi, disegnati soltanto per chi è iscritto alla newsletter, può aumentare l’interesse e fidelizzare i lettori, ma in questo caso è fondamentale la continuità e periodicità dell’invio.

Last but not least, è sempre bene inserire una call to action che inviti il lettore a un contatto con l’azienda o ad approfondire l’argomento sul sito web o altra destinazione obiettivo. Per questa ragione è importante inserire il sito web, i contatti, i profili social, per poter essere facilmente raggiunti.

L’analisi dei dati risulta molto importante per migliorare, di volta in volta, il tasso di conversione e quindi il successo della campagna. Può essere utile guardare soprattutto il tasso di apertura , la percentuale di click sul pulsante della call to action, ovvero le email non consegnate e il numero di utenti che hanno annullato l’iscrizione. L’analisi delle newsletter che hanno avuto successo permette di replicarne l’efficacia, mentre l’analisi degli errori ci consente di eliminarli nella successiva campagna.

Grazie all’esistenza di numerosi software on-line, come mail up, mailchimp o sendinblue, creare una newsletter professionale e personalizzata è molto più semplice, ma è necessario avere le idee e gli obiettivi chiari!

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